Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
mercoledì 26 marzo 2014
CANE
Sono un cane pazzo
smarrito in un labirinto di specchi.
Sono confuso,
dolorante
e immortale.
Dormo nel gelo
di immonde carezze
aspettando che il sole
sani le mie fratture.
Sono un cane pazzo
che nega se stesso
mentre ode il fragore
di echi distorti.
Non ho patria
né casa
né madre;
ho solo la Luna
a guardarmi dall'alto.
Davide Giannicolo
lunedì 24 marzo 2014
La sacra maestà del dolore
La sacra maestà del dolore
Hai veduto volare
al di là dei bagliori del
tempio
la sacra maestà del dolore.
Tigre d’onore,
il vellutato tocco
c’accarezza la mente.
Raro e prezioso
l’oscuro segreto,
perla d’ossidiana,
unica.
L’esilio della vergine,
tigre di velluto,
la poesia frustrante
delle membra
dilaniate.
S’arrampica la bellezza
in evanescenti lucori di
leggiadra ossessione.
Erompe la solitudine dei
boschi
vibra candida
come fiore carezzato dalla
bruma.
Il brusio delle tue gambe
respingo,
poiché l’angelo di ghiaccio
si disfa
tra le sbarre
della gabbia dorata.
Davide
Giannicolo
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