martedì 31 agosto 2021

Il ratto di Proserpina

 


Apollo e Dafne,
Pan e Siringa, 
Amori sanguigni di maschi disperati
E femmine mutate in piante pur di sfuggirvi
Senza che questi smettessero di portarvi in eterno l’effige.

Diversamente Plutone 
Decise d’agire
Di sua mano propria
Affondandola saldamente nella morbida coscia di Proserpina, nonostante questa lo respingesse con veemenza graffiandogli il volto, strappando a ciuffi la barba sulfurea.
“Sei mesi sopra, sei mesi sotto, questo è il massimo compromesso che posso accettare!” Fu ciò che disse il Dio sotterraneo.
Semi di melograno che stregano il ventre,
Incantesimo rosso come il rubino,
Legame violento incatena la carne nelle possenti spire della passione.
Non più prigioniera la indifesa Proserpina che non volendo aveva offuscato il cuore di fuoco,
Alla presenza di cerbero non rimase che il silenzio,
Sei mesi sopra sei mesi sotto.
Davide Giannicolo

martedì 24 agosto 2021

Grandine di Fuoco

 


Cade in violenti scrosci la grandine dal cielo.
Non appena tocca l’erba del giardino questa prende fuoco in un chiaro, onirico paradosso.
Il rogo s’innalza in un crepitare apocalittico, un suono che non appartiene al mondo delle menti integre.
Tutto prende fuoco intorno a me mentre pesante
cade la grandine da un cielo irreale.
Le vampe seccano l’erba al contatto immediato, in una velocità inclemente e surreale.
Il fuoco raggiunge la mia finestra, dalla quale assisto incredulo a questo impossibile fenomeno.
Gli schizzi di ghiaccio rovente irrompono in casa, l’incendio si propaga irriverente anche sui muri.
Qualsiasi cosa tocchi questa grandine furiosa, viene avviluppata inesorabilmente dalle fiamme.
La mia psiche forse, 
ha bisogno di riposo.
Poiché subito dopo ho sognato sesso adultero e d’essere un boss pedante.
Tutto in una sola, breve notte, dal sonno discontinuo e irregolare 
in cui mi sono alzato anche per dissetarmi 
e poi pisciare.
Senza contare che ogni volta all’alba
Devo anche duramente lavorare.

Davide Giannicolo 


lunedì 9 agosto 2021

Desiderio e afrore nel primo pomeriggio d’agosto


Vorrei dardeggiare dentro te
Nascosto nella penombra delle due del pomeriggio
Che lenisce gli afrori d’agosto.
Invece sono un frutto sanguigno che marcisce al sole
Mentre leste le mosche del peccato 
Su ali foriere di fosco presagio
Giungono a finirmi.
Davide Giannicolo