Apollo e Dafne,
Pan e Siringa,
Amori sanguigni di maschi disperati
E femmine mutate in piante pur di sfuggirvi
Senza che questi smettessero di portarvi in eterno l’effige.
Diversamente Plutone
Decise d’agire
Di sua mano propria
Affondandola saldamente nella morbida coscia di Proserpina, nonostante questa lo respingesse con veemenza graffiandogli il volto, strappando a ciuffi la barba sulfurea.
“Sei mesi sopra, sei mesi sotto, questo è il massimo compromesso che posso accettare!” Fu ciò che disse il Dio sotterraneo.
Semi di melograno che stregano il ventre,
Incantesimo rosso come il rubino,
Legame violento incatena la carne nelle possenti spire della passione.
Non più prigioniera la indifesa Proserpina che non volendo aveva offuscato il cuore di fuoco,
Alla presenza di cerbero non rimase che il silenzio,
Sei mesi sopra sei mesi sotto.
Davide Giannicolo
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