Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
mercoledì 15 novembre 2017
La culla degli abissi
Un polipo ferito
sogna,
incastrato negli scogli,
a molti metri sotto,
mentre sopra
imperversa la tempesta
che flagella onde e vascelli.
Non teme il cielo
il dormiente degli abissi
attanagliato dalla propria incoscienza.
La corrente
dolcemente
culla i suoi tentacoli.
Davide Giannicolo
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