Giro tra i palazzi e sono molto alcolizzato, questo è il mio videogame in cui sono autorizzato.
Incontro innanzi a me un uomo con siringa, faccio a pezzi carne e ossa con l’uso di una spranga.
Vedo ninja Turtle uscire dalla fogna,
l’asfalto,
di sangue,
si bagna,
spacco testa con catena
e faccio la mia scena.
È stato Nosferatu a mettermi nei guai.
Ma anche molti porno con Kailani Kai.
Certo non arretro alla presenza dei tuoi “Sai”.
Al centro del delirio metropolitano, suono elettro guitar in compagnia di un nano.
Questa è una triste storia a soli otto Bit in cui falcio molti ninja e rubo il loro kit.
Perché i ninja si sa rompono i coglioni
a quei ragazzi tatuati,
disagiati
che girano di notte pure un po’ borchiati.
Non c’è vantaggio welfare per la mia situazione
Nessuno qui si cura di disoccupazione.
Allora mi ritrovo col mio solito stile
Ubriaco e insanguinato in un sordido cortile.
Ingaggio nottetempo incontri clandestini,
perché è proprio così che si forgiano i destini.
C’è sempre una minaccia e qualche voltafaccia
ma in questo scorrimento del bene non c’è traccia.
Allora io mi schiero dalla parte dei vampiri e faccio danni seri in oscuri magazzini.
Rompo casse
ma non trovo monete,
gemme luccicanti né polli rinfrescanti.
Solo segatura che mi escoria senza guanti.
Zero Katana,
Zero censura,
affronto pure un monaco fresco di tonsura.
La cosa si fa grave quando arriva pure il boss
che ha proprio tutta l’aria di un’impiegato O.S.S.
È allora che capisco veramente d’esser stanco, di questa luna artificiale e del cielo pixellato.
Non sono un eroe ma soltanto uno sfigato.
Fuck the ninja in the city of my mind.
Fuck the ninja, every night and nevermind.
Ti saluta Nosferatu.
Game Over.
Davide Giannicolo