domenica 23 agosto 2020

Sumo Private Room


Mole immensa e faticosa da trascinare, muscoli possenti foderati da pesante lardo. Duro allenamento, sudore, sudore costante anche quando si sta fermi. Eppure scrivo poesie.

Quando ero nella scuderia insieme agli altri lottatori, dormivamo e mangiavamo tutti insieme, a volte il puzzo del cibo e del sudore era insopportabile.

Ma ora sono un Ozeki, ho una mia casa, piccola e accogliente, dove passo gran parte del mio tempo libero a leggere. Mi alleno ancora costantemente, da mane a sera, sono un campione, perdo raramente, sono un campione, su di me troneggiano solo i sacri Yokozuna, non ho tempo per le frivolezze, tantomeno per i piaceri della carne. Ma di tanto in tanto, lo confesso, soprattutto dopo un duro incontro, mi concedo particolari autografi, con giovani ragazze, che mi credono un dio sceso in terra. Sono il sogno maestoso e tremolante che penetra nelle loro stanze nottetempo, sono la fiamma della candela che scalda il pube e l’addome esile di chi non è mostruoso ed enorme come me.

Alla luce tremula della candela, a volte, anche io divengo un uomo, forse uscito da un incubo psicologico si, ma pur sempre un uomo. Un uomo amato che non è costretto a lottare per vivere.

Davide Giannicolo

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