domenica 14 marzo 2021

Bustuaria Moecha: Noctilla

 


Le lucciole danzavano intorno alle tombe mentre lei incedeva lentamente, cinta da un bianco sudario, i piedi nudi fasciati da sandali. Lui attendeva la morta vivente, voleva che bevesse il suo sangue e macchiarne il sudario trasparente che lasciava intravedere le forme. Il silenzio regnava invitto mentre pipistrelli e uccelli nottivaghi di tanto in tanto intonavano tetre melodie per gli insoliti amanti. 

Muta, Noctilla la Bustuaria si avvicinò a lui che pareva sognare, entrambi si denudarono consumando un focoso ma lento amplesso sulla bara che gli faceva da alcova. La luna sfumava gelida lasciando spazio a una livida Alba, qualche uccello mattutino iniziava a cantare nel cimitero. La donna si allontanò rivestendosi, con il pube incrostato di sperma secco, lui invece ritornò nella bara, dove dormiva ogni notte, l’unico che poteva permettersi il corpo della prostituta del cimitero senza pagare le usuali due monete d’oro. Morto o vivo che sia costui non ci è dato sapere, si sa solo che Noctilla, la superba amante notturna bramata da molti lo chiamava Maestro.

Davide Giannicolo

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