Una foglia d’acero sul dorso dello scorpione.
Una carezza, un’illusione.
Scroscio di pioggia d’autunno che muore.
Un filo di ragno ove danza l’ossessione.
Fantasmi di sogno accoltellano la veglia, megere d’avorio, polipi di diaspro.
Una foglia d’acero, fradicia, che muore.
Carezza viscosa, brivido, illusione.
Lo scorpione divora il ragno d’ogni ossessione.
Davide Giannicolo
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