Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
martedì 17 marzo 2015
FIGLI DELL'OLTRETOMBA
Noi siamo i figli dell'oltretomba
e la luce ci fiacca le membra.
Noi conosciamo il rovescio
e la lapide dal sotto.
Noi siamo invulnerabili,
né la vita né la morte
ci toccano più.
Noi ridiamo della brezza,
del frastuono,
delle melense,
umane moine.
Noi non andiamo
né veniamo,
ci adagiamo sui secoli
e attendiamo il rogo delle stelle.
Davide Giannicolo
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