Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
mercoledì 23 marzo 2016
Rinascita
Vi è una follia disgregativa
nelle nostre coscienze;
dolore in filigrana
perfettamente intessuto.
Meccanismi dell'essenza
che esulano il raziocinio,
deserti di stanchezza
che liquefano le ossa.
Vi sono sospiri
e tetri ruggiti
sopiti sul piatto
d'una bilancia che odora di sangue.
Ci sono maledizioni
e storti anatemi
che si perdono nell'arazzo dei secoli.
Collezionare gli attimi
è cosa da poco,
non dimenticarti
del gracchiare della notte.
Rinasci.
Ancora.
Davide Giannicolo
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martedì 15 marzo 2016
FRAVCATOR
A me
m'ess piaciut
e fa'
o fravcator.
Ca facci rind o'Sole
a costruì o munn
ch'e man mei rott e fatica.
Ogni sogno è illusione,
m'laggi mbarat.
'E vré quanta cos'
però
'o stess aggi fravcat......
.....e nun m'hann....
...mancu...
...pavat...
Davide Giannicolo
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venerdì 4 marzo 2016
Muore chi s'attarda
Diviene ombra
ogni mio sentore
e vede,
con occhi di gufo.
Poi s'innalza
e tu non lo sai,
come occhio d'aquila.
Occhio per occhio,
questo lo sai,
Dente per dente;
Per ogni dente un anello della catena,
che si sfila passo dopo passo
come un sacro rosario.
Poi la luce del lampo
ti rende cosciente
d'esserti troppo attardato.
Il rendersene conto potrebbe
già essere un vantaggio
che ti separa dalla morte.
Davide Giannicolo
ogni mio sentore
e vede,
con occhi di gufo.
Poi s'innalza
e tu non lo sai,
come occhio d'aquila.
Occhio per occhio,
questo lo sai,
Dente per dente;
Per ogni dente un anello della catena,
che si sfila passo dopo passo
come un sacro rosario.
Poi la luce del lampo
ti rende cosciente
d'esserti troppo attardato.
Il rendersene conto potrebbe
già essere un vantaggio
che ti separa dalla morte.
Davide Giannicolo
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