Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
martedì 21 febbraio 2017
L'eleganza d'un affondo ben sferrato
L'eleganza è sapienza
e viceversa.
La maturità di un affondo di spada
è visibile agli occhi.
E' anche vero
che non potrai fermare
né con la virtù mascherare,
la ruggine del tempo
che invitta
avanza sulla lama.
Lo svago è l'assenza di pensiero?
E'l'immensità del nulla la vera virtù?
Intanto il cielo ci osserva,
sia esso vespertino e turchese
o irto di nubi funeste.
Ciascuno di noi
a esso dovrà pagar conto.
Davide Giannicolo
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venerdì 10 febbraio 2017
La Notte
Ho carpito i sussurri della strada cittadina nottetempo,
L'aggressività,
l'orecchio teso,
l'occhio vigile;
il gelo,
l'irrisione degli spettri.
Tutto è finito sulla punta della mia spada,
uno stile di scherma,
una discendenza.
Ora contemplo il mio passato alla luce di un lume,
come un vecchio che sfoglia un antico libro.
Familiare
ma lontano.
La brezza della notte é per i giovani.
Noi che siam maturi
la contempliamo sorridenti,
nostalgici,
circondati dalla prole,
attraverso i vetri che sudano brina
della casa in cui abbiamo messo radici.
Noi che siam segnati,
incalliti
e portiamo sul corpo antiche ferite,
abbiamo vinto la Notte:
Signora maliarda,
vampira,
assassina.
Davide Giannicolo
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