domenica 17 ottobre 2021

Catasterismo

 


 
Mi innalzo al cielo dando fuoco alle scevre geometrie della realtà.

Catasterismo dell’eroe martirizzato che brucia su sé stesso fino a divenire astro fulgente.

Distacco, albagia, nuova vita che assurge a eterno splendore.

Lontano il vile umano contempla la mia bellezza senza comprenderla, impotente anche nell’immaginarla, impaurito, estasiato dal mio fuoco azzurro che illumina le costellazioni lattee, non potrà mai sfiorarlo nemmeno in mille vite.

Glauca e silente la scia dell’ascensione segna il cielo notturno come cometa inversa affinché io lasci questa terra così da poter dimorare in eterno tra le stelle invitte.

Poema invisibile a occhio umano, adagiato sulla cuspide munifica della costellazione di scorpio.

Trascendo, muto, assurgo a pura luce accanto ad Antares, m’innalzo in uno strascico di pura luce, pioggia fluida di diamanti incandescenti che erompono.

Lascio questa terra, stella in catasterismo, per mai più ritornare.

Abbandono il fango, l’inezia, il vacuo parlare, divengo fuoco astrale, brillo di pura bellezza, per non far mai più ritorno.

Davide Giannicolo



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