Sono risorto dal ghetto in sinfonia di p38.
Le mie armi da taglio, cicatrici d’orgoglio.
Son risorto dal ghetto, tragico rispetto.
Frantumi.
Ricordi.
Sevizie dell’anima.
Non sarò mai più lo stesso.
Davide Giannicolo
Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
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