domenica 13 aprile 2025

Cessi Pubblici(Sordida Babele)

 

Nella sordida Babele putrescente, un negro si filma l’uccello disgustoso menandoselo in un cesso pubblico, sorretto da sinfonie d’olezzo di piscio e peli di cazzo.

Poco più in là, all’aria aperta, una bionda baldracca dalle adipose natiche stropicciate fa jogging, vendendo tacitamente il suo culo allo sguardo di tutti, come fosse un suino ricoperto di mosche esposto al mercato.

Carne malata, eppure comprata, meglio la morte o questa vita infetta?

Insetti sconosciuti scavano nelle carogne, deponendovi larve pulsanti impazienti di diffondere il morbo.

Il sole grigio, ricoperto da nubi eterne, fomenta funghi mefitici dai tentacoli blu.

Un Dio deforme discende da piramidi interstellari ed estraendo un membro viscoso sguainato da aliene carni obese, eiacula sul sesso perduto d’una sacerdotessa umana, pronta a barattare le sorti del mondo con un tetro, inutile potere che ubriaca unicamente di boria.

Meglio la morte o l’agonia di tutto ciò che un tempo rifulgeva di bellezza?

Il negro nel cesso pubblico eiacula e scrive sulla parete bisunta la parola “Bitch ass”.

Le sue mani sono ancora imbrattate di sperma quando gli sparo un intero caricatore nel petto, nella testa e nel cazzo, spappolandolo, ho comprato una pistola a 100 euro da mano ai pakistani alla stazione, chissà quanti morti avrà già alle spalle questo attrezzo di morte.

Voglio ritardare la venuta del Dio deforme, allora sparo anche nelle natiche stropicciate di quella che fa jogging.

Oscuri serial Killer portano a volte il giusto nelle strade sudice di Babele venendo fraintesi e alcuni pakistani vendono pistole.

La stazione è il cuore pulsante dello squallore, il muro irto d’erbacce dai gialli fiori malevoli, il ventre del cane randagio disseminato di tumori, il luogo nefasto ove opera il pazzo Gran Garrota.

Davide Giannicolo 



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