mercoledì 18 febbraio 2015

Fiore Insanguinato(Sestina Lirica di Davide Giannicolo)



Fiore insanguinato


I tuoi confetti di dolore eterno,
così dolci eppure pregni di sangue,
nascosti nelle giarrettiere nere
ornano le candide tue carni.
Ma io ne sono immune tu lo sai!
Fiore d’acciaio è la mia bocca.

Lama che strazia la mia bocca;
Sì, orpello fulgido ed eterno.
Fiori insanguinati che tu sai,
esser di rubizzo non tuo sangue.
Incantesimo delle tue carni,
assoggettante magia di chiome nere.

Melodie fatte di lusinghe nere
sussurrava la crudele bocca;
la mente, lo spirito e le carni
così imprigionate in eterno
nell’ossessivo fluire del sangue
che manipolare, tu Strige, sai!

Fascinosa malia dispensar tu sai:
tortura amara, movenze nere,
una gotica scultura di sangue,
ma io, troia, ti tapperò la bocca,
sì, empia di vermi ch’in eterno
ti divoreranno anche le carni.

Eppure io l’amo quelle carni,
d’amor violento come tu ben sai,
amor che tacerà in eterno!
Brucerò le giarrettiere nere,
morta, poi, ti bacerò la bocca
truccata del tuo stesso sangue.

Oh libero berrò il tuo sangue,
Oh libero ti sbranerò le carni,
fiore d’acciaio la mia bocca,
fiore affilato che non sai!
Delicata follia, spore nere,
tentacoli di dolore eterno.

Le carni tue grondanti sangue,
le nere labbra e l’immota bocca
non eterne mentre spiri, sai?



                                              Davide Giannicolo

Vedi Sestina Lirica: 
http://it.wikipedia.org/wiki/Sestina

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