Sudditanza di reietti privi di sbocco alcuno.
Concupiscenza eterna, nero fiore di carne nella bocca del tiranno.
Inveterate regine nere s’affollano in ginocchio intorno alla verga austera del sovrano, spalancano le labbra in attesa di suggere il potere.
Talmente maestoso, onusto di calma violenza, il Re Oscuro vive in un incantesimo di ghiaccio le sue notti solinghe.
Il sangue sulla sua mazza, depone una tetra promessa.
Poiché solo l’icore irruente d’un desiderio negato, potrà sciogliere il gelido cristallo che attanaglia ogni sua passione.
L’oscuro sovrano sogna, mentre i suoi sudditi, ammirati, frementi, si prostrano a lui sognando a loro volta un attimo incastonato in una gemma.
Davide Giannicolo
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