Sono risorto dal ghetto in sinfonia di p38.
Le mie armi da taglio, cicatrici d’orgoglio.
Son risorto dal ghetto, tragico rispetto.
Frantumi.
Ricordi.
Sevizie dell’anima.
Non sarò mai più lo stesso.
Davide Giannicolo
Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
Sono risorto dal ghetto in sinfonia di p38.
Le mie armi da taglio, cicatrici d’orgoglio.
Son risorto dal ghetto, tragico rispetto.
Frantumi.
Ricordi.
Sevizie dell’anima.
Non sarò mai più lo stesso.
Davide Giannicolo
Scusami se ho avuto paura, adesso so che sei stato tu stanotte.
Sono sempre stato fiero di te.
So che adesso sei tra i giganti, com’è sempre dovuto essere.
Hai combattuto bene guerriero.
Grazie per il tuo ultimo saluto.
Davide Giannicolo
A Umberto
Oh Nerio
Ti ho cercato in ogni cimitero.
Sono arrivato fino a Messina
Con addosso pistola e anfetamina.
Oh Nerio
Ho tante cose di cui parlarti,
Sono l’autore del Bacio Scarlatto,
E c’ero anch’io tra le corde del tuo basso.
Oh Nerio
Sapevo di non dover cercare.
Che il fascino delle tombe puzza di marcio e la verità uccide ogni magia.
Prevedevo la delusione.
Ma è meglio il dolore che segue al disincanto che l’oblio stralunato dell’illusione eterna.
Oh Nerio
I tempi sono cambiati,
pupazzi di cartapesta ,
si sgretolano sotto il portone del tuo palazzo,
a qualsiasi ora del giorno e della notte
e la cosa peggiore è che non li vedi più.
Oh Nerio;
Ti prego torna al cimitero,
Perché adesso mi sto innervosendo,
Ridammi l’ampolla magica della mia giovinezza,
O potrei non esser più una minaccia ma una certezza,
E non rispondere più di me.
Oh Nerio,
Sapevo di non dover cercare,
di tenermi i miei proiettili per me,
ma son venuto fino a Messina
con addosso pistola e anfetamina,
T’ho cercato in ogni cimitero
Poiché non ho che te.
E tra le tombe e le corde del tuo basso
non ho trovato altro che solitudine.
Davide Giannicolo