Lì sotto il ponte dove cresce l’erba cattiva, rigogliosa e senza tempo.
Dove la ruggine sfregia i desideri.
Cancelli morti, defunti, abbandonati.
Lì sotto il ponte, ricordi dilaniati.
Nessun odore, men che meno un suono.
Immobile luce di sogno squarciato dal sole del primo pomeriggio di primavera.
Lì sotto il ponte, squallido, diroccato, tra i ratti, s’aggira il fantasma inquieto della mia assenza.
Davide Giannicolo
A San Giorgio a Cremano.
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