Figlia della violenza, eroica lottatrice.
Amazzone regina della sottomissione a forbice con cosce d’acciaio.
Quanti uomini hanno eiaculato, soffocando tra le tue tecniche di wrestling casalingo, senza ring, solo con sordidi tappetini da palestra o moquette d’hotel a farvi da arena?
Quanta gente invece, hai sfigurato con pugni rabbiosi, strafatta di steroidi e rancore?
Finché quel fucile a pompa, ha vomitato tutto il tuo odio sulla faccia del tuo amato, come un inverso mito di Achille e Pentesilea.
Allora, da quel momento sei stata libera, serena.
Spezzato il sigillo della violenza, non senza dolore e profonde ferite, hai ricominciato a vivere.
Lode a te oh amazzone.
Lode al piombo e all’acciaio che ti hanno liberata.
Anche se so che non sei più te stessa e lo rimpiangi.
Poiché ancora nei tuoi sogni, lotti e strangoli un sergente, senza alcun motivo apparente.
Davide Giannicolo a Sally McNeil
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