mercoledì 30 novembre 2011

Stagioni iraconde

cinabro
Stagioni iraconde

Stagioni iraconde,
uomini contro Dei,
uomini storditi dall’alcol
in rituale di forza lungo i pontili,
a infrangersi sferzanti
contro ogni percezione sensoriale.
Flussi d’ombra ed energia,
Dei contro uomini,
Palinuro l’amore ci teneva avverso,
ci stringeva in una morsa
e ce lo mostrava nel più orribile dei suoi volti.
Ma noi combattemmo,
sorretti l’un l’altro nella notte più oscura dei campi.
Guerrieri solinghi
non ci accorgevamo
che la notte cantava d’amore per noi.
Ella ci amava
Unica donna su tutte,
e a noi bastava.
Stagioni pavide, infami,
il petto villoso esposto:
“Lancia la tua daga, io sono acciaio e fiori di carne!”
Di quelle notti evoco il magico bagliore,
pochi, giusti compagni.
Notti in cui le cose erano nostre,
e dormivamo all’aperto
con il mare a raccontarci una storia d’onore.
                                                                      A Michele Galdi
Poesia di Davide Giannicolo tratta dalla raccolta "Petali di lama" questo componimento è dedicato al poeta Acid Pop Michele Galdi
Tutti i diritti riservati
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Ecco il grande poeta e musicista Michele Galdi, che raggiunse i suoi fasti pop elettronici e Depeche Modeiani nella seconda metà degli anni novanta, cantante e chitarrista dei Velvet Mirror, gruppo in cui lo stesso Giannicolo militò come bassista insieme al resto della formazione Belga.
In Belgio Galdi è una vera e propria divinità del pop, ma dopo la sua adesione al movimento dei pornodiabolici non se ne è più avuta notizia, qualcuno dice sia internato in una clinica psichiatrica Austriaca a causa della sua smodata passione nei confronti delle droghe anfetaminiche e allucinogene, si dice che oggi il genio degli acidi pop sia ormai irriconoscibile, pubblicherò prossimamente qualche testo di questo fantastico musicista di nicchia a cui lo stesso Giannicolo ha dedicato i versi  che appaiono sopra durante un soggiorno a Palinuro.

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