Fustigazioni uterine, pianti di cristallo.
Feticci sanguinanti,
immobili,
agli angoli di stanze austere,
malamente illuminate dal sole cocente
che fuori impera.
Eppure qui l'ombra si distende sulle cose intrappolando il tempo,
mentre una grassa, triste signora
fornica con la solitudine;
restando immota,
nuda,
lasciandosi docilmente innaffiare
da cantici di profondo silenzio.
Testi: Davide Caio Giannicolo
Immagini: Lucien Freud
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