mercoledì 23 novembre 2022

Pregno di Tenebra

 



Sono pregno d’oscurità.

Come una campana che suona in una notte senza stelle né luna una cacofonia di disordine e isterismo.

Un brulicare di vermi infesta il mio cervello che rinsavisce solo al cospetto della violenza.

Sono come la scala di un buio scantinato, in cui la luce del sole non ha mai avuto accesso.



Sono il cuore irrequieto in una notte nebbiosa, il sangue che zampilla da una ferita auto inferta sul muschio della vecchia tomba in un’alba pallida e smorta.

Sono lo strangolamento e il cadavere ghiacciato in una sera di Novembre.

Sono la spranga dell’aggressione sopraffatta dalla febbre del delirio omicida, la frusta che schiocca in un crepuscolo di nevrotica perdita.

Illazione funesta, conseguenza d’un colpo di luna.

Sono lo stupro nell’androne del palazzo dal massiccio portone di tempi remoti.

Giungo nottetempo.

Al mattino le tue vesti sono ancora intrise di me.

Le laverai a fatica. 

Davide Giannicolo




sabato 19 novembre 2022

Inferno sulla Terra


Dalle viscere sorge e infetta gli arti, gonfia il sesso nefasto, si arma di ferro. La purulenta anima s’agghinda di morte e cerca la tortura, con l’unico scopo di mortificare la carne. Si bea degli inermi in ginocchio, di dolore e seme incandescente li abbevera. Spezza le ossa, sputa veleno negli occhi, martirizza con la lama scavando fino agli organi. Inferno sulla terra, ieri come oggi, maschera chiodata, ruggine e carne spappolata. Coppa di sangue disseta dal rogo delle case intorno. Inferno sulla terra, urla strozzate, dominio, anima marcescente senza requie. Tormento interiore, lama che affonda, bocca che strazia, mazza che scempia, prole di morte.

Davide Giannicolo
 

sabato 12 novembre 2022

Sally McNeil

 


Figlia della violenza, eroica lottatrice. 

Amazzone regina della sottomissione a forbice con cosce d’acciaio. 

Quanti uomini hanno eiaculato, soffocando tra le tue tecniche di wrestling casalingo, senza ring, solo con sordidi tappetini da palestra o moquette d’hotel a farvi da arena?

Quanta gente invece, hai sfigurato con pugni rabbiosi, strafatta di steroidi e rancore?

Finché quel fucile a pompa, ha vomitato tutto il tuo odio sulla faccia del tuo amato, come un inverso mito di Achille e Pentesilea.

Allora, da quel momento sei stata libera, serena.

Spezzato il sigillo della violenza, non senza dolore e profonde ferite, hai ricominciato a vivere.

Lode a te oh amazzone.

Lode al piombo e all’acciaio che ti hanno liberata.

Anche se so che non sei più te stessa e lo rimpiangi. 

Poiché ancora nei tuoi sogni, lotti e strangoli un sergente, senza alcun motivo apparente.

Davide Giannicolo a Sally McNeil




giovedì 10 novembre 2022

L’albero spoglio

 


Campagna desolata.

Primo pomeriggio.

Tenue nebbia s’innalza dalla terra nera.

Solo un albero spoglio, dai rami serpeggianti verso il cielo plumbeo, troneggia nel piatto, immoto silenzio del campo.

Un corvo saltella, infine s’invola posandosi su di un ramo dell’albero.

Una dama s’inginocchia, coi capelli raccolti in una treccia traversa.

Bruciante d’ardore ingoia il paesaggio del tetro pomeriggio di Novembre.

Tutto torna solitudine, 

inesorabilmente.

Davide Giannicolo

martedì 8 novembre 2022

Il Catasterismo del Dolore

  



Vi è un dolore sordo.

Cosmico e in egual modo spastico, come una bestia che non è di questa terra.

Opprime le viscere.

Ha un solo, gigantesco occhio, che perfora l’anima.

Vi è un dolore cieco.

Eppure cela gemme di consolazione, tra scaglie taglienti come cristallo infranto.

V’è un dolore immobile.

Lo nascondo dietro il velo di una stella senza nome.

Davide Giannicolo




domenica 6 novembre 2022

Volcidor: Manipolazione di organi genitali



Esperimento sonoro con basso distorto, effetti, voce e testo di Davide Giannicolo. 
Violenza verbale, nichilismo ed estremismo a tutto tondo per ubriachezza e cimiteri notturni.
Nelle informazioni del video troverete testo e altre curiosità.

Tex Willer rivisitato da Salvatore Conte e Davide Giannicolo

 


Ancora una volta lo scrittore Salvatore Conte ha stimolato la mia creatività invitandomi in un suo progetto Porno Western, dove ci divertiamo a
rivisitare e mettere in ridicolo l’ormai obsoleto e ostinatamente colmo di buoni sentimenti Tex Willer, personaggio antico del fumetto italiano che aveva sicuramente il bisogno di essere svecchiato dopo quasi 100 anni di pubblicazioni sempre uguali a loro stesse piene di luoghi comuni.

Qui potrete leggere invece di un Tex totalmente diverso, alle prese con situazioni violente, tanto sesso e cinismo al limite del sadismo e della necrofilia.

Ecco il racconto:  https://www.queendido.org/dite7.htm#Tex

martedì 1 novembre 2022

007 Licenza Licenziosa


Lo scrittore Salvatore Conte con cui ho collaborato varie volte mi ha proposto di cimentarmi in un racconto con James Bond come protagonista in una situazione porno, mi è sembrata una buona idea mettere nei guai l’agente segreto britannico che non mi è mai stato simpatico, troppo lontano dalla notturna brutalità dei miei eroi.

L’immagine qui presentata è di Proprietà del suddetto Conte è gentilmente concessa dal suo sito QueenDido.
La protagonista femminile del racconto, ritratta in questa foto è la maggiorata dal seno naturale, nota pornostar Kelly Madison, vi invito a visitare www.queendido.org di Conte per ricercare le altre nostre collaborazioni passate e chissà future.





Sono un agente segreto, un uomo dalle mille risorse, eppure mi sono perso in  
quest’aeroporto, da quando stamattina il pelato mi ha condotto qui, solito stronzo antipatico, ennesimo agente che vuole scavalcarmi ed ereditare i miei meriti, col suo cappotto nero e lungo fuori moda. Mi ha dato poche informazioni criptiche e indecifrabili, una borsa di cui non conosco il contenuto e poi è sparito. Da allora vago in questi corridoi, non so se sia passato un giorno o un ora, nessun rumore, nessuna presenza, niente, sembra un sogno inquietante. Apro porte sempre più vecchie che non c’entrano tanto con un aeroporto, sembrano più appartenere a una scuola anni ‘70. Le stanze sono buie e fatiscenti, prive di mobili, abbandonate. Cerco di tornare indietro ma lo scenario intorno a me non cambia, ormai il calvo è andato via da troppo tempo, inutile chiamare disperatamente il suo nome, anche se non è da me. Mi decido e apro la borsa che mi ha dato, anche se il piano era di consegnarla all’uomo che mi attendeva al volo prestabilito. Nella borsa ci sono chincaglierie antiche, una tiara che sembra d’oro, qualche monile. Richiudo tutto, possibile che il calvo mi abbia fottuto?
Comincio a sudare freddo quando noto un buco nel muro, grande come la mia testa, possibile che prima non lo avessi visto? Sembrava essere apparso da un momento all’altro. Una luce intensa proviene da quell’apertura, come di mezzogiorno nel deserto. Titubando mi avvicino e do una sbirciata,  inizialmente i miei occhi sono abbagliati dal sole, poi una volta abituati vedo qualcosa di assolutamente folle. Innanzitutto il sole sembra innaturale, offuscato da un cielo malvagio è assolutamente lontano, sotto impera un deserto, di fronte a me una titanica parete piena di nicchie, come quelle degli altopiani della  Mesopotamia. Ero entrato in un aeroporto a Roma e adesso mi trovavo in chissà quale deserto di Babilonia?
Una mano mi spinse da dietro, il muro fradicio si sfondò e caddi nella sabbia malvagia del deserto.

Una donna mi sveglia a calci, calza dei sandali, una tunica bianca le copre a stento due seni giganteschi, attempata, per giunta occidentale, sembra americana.
Da quel momento mi sveglio da un viaggio lisergico:

“Ciao agente 007, io sono Kelly, faresti meglio ad alzarti in piedi e seguirmi!”

Lo feci a fatica, studiai la donna, era praticamente nuda sotto la tunica. I capezzoli erano grossi come due dita, un gran puttanone su un altopiano della Mesopotamia....

“Mi avete drogato non è vero? Scommetto che è stato il pelato!”

“Oh ti riferisci a quello che ti ha portato qui? È morto poco fa tra te mie cosce!”
 
Tra le sue cosce? Ma chi cazzo era questa? 

Aveva già preso la borsa, mi condusse a calci in una caverna vicina, lì dentro mi aspettavano nanetti deformi dall’aspetto siriano, saltellavano qua e là contenti di vedermi, mi legarono con catene pesanti, dall’apparenza secolare, fisse nella pietra della caverna, mi strapparono i vestiti di dosso, era brutta la sanzione delle mie chiappe contro la nuda pietra, rappresentava a pieno la situazione.
La donna apparse, completamente nuda, tranne che per la tiara e i monili che aveva preso dalla borsa. I nanetti le saltellavano intorno arrapati come degli ossessi, qualcuno si eiaculò sui piedi senza nemmeno toccarsi. Mi si avvicinò sculettando sinuosa, il suo sesso peloso emanava l’acre odore di una belva, mi incise il petto con una delle sue lunghe unghie color oro, il sangue cominciò a scorrere copioso imbrattandomi il cazzo, era proprio quello che voleva, poiché si inginocchiò e cominciò a succhiarmelo, tutto insanguinato com’era, come una vampira assatanata. Quando fu bello duro lo afferrò fra le mani, con un piede premuto contro la parete è una mano alla catena si arrampicò su di me, se lo infilò fino alla radice, sembrava che volesse ficcarsi dentro anche le palle, cominciò a montarmi freneticamente, con veemenza selvaggia, espulsi il mio sperma dentro di lei, forse sarei stato padre anch’io di uno di quei mostruosi nanetti, fu un godimento doloroso, bestiale, sembrava che il mio pene fosse divorato da quella vulva mostruosa e non potesse mai più uscirvi, almeno non integro. Pareva che quella fica fosse lì per mangiarlo, triturarlo, spappolarlo.

Mi baciò sulle labbra, eravamo sudati e spossati.

“Lieta che sia sopravvissuto Signor Bond, una donna come me, nella situazione demoniaca profondamente legata ai culti antichi, ha bisogno dei servigi di un uomo come lei, in quest’epoca turbolenta, sempre che lei voglia sopravvivere!”

Cosa mi restava da fare se non accettare?

Davide Giannicolo