Necromania e puro amore per decadenza e violenza, poesia oscura, lirismo licantropico, monumentali astrattismi sanguinari, danza di catene e rasoi al chiaro di luna, letteratura notturna, solinga, antintellettuale. Questo è il manifesto del porto dei misfatti, e i viandanti che vi entreranno sentiranno gelidi moncherini carezzare il loro volto, o sinuose sirene, il cui bacio sa di prostituzione e antichità.
giovedì 1 dicembre 2011
Fino a divenire tuono
Ondeggia sinuoso
il respiro della lacrima
sul fondo dell’oceano
degli smarriti miei sentori.
Diviene tenebra,
persino il più fulgido dei raggi di sole
nell’inespugnabile bosco dell’anima mia.
Ho perforato così i sogni,
rubato le parole alla bocca dell’essenza,
ho disprezzato il gelo degli altri
fino a divenire tuono.
Ma s’estingue,
vorticosamente,
come l’ombra della scure il mio dolore.
Pur che io sempre riposi,
nel bosco fatato
mio
interiore.
Davide Giannicolo
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