giovedì 1 dicembre 2011

Fino a divenire tuono

 forest
Ondeggia sinuoso
il respiro della lacrima
sul fondo dell’oceano
degli smarriti miei sentori.

Diviene tenebra,
persino il più fulgido dei raggi di sole
nell’inespugnabile bosco dell’anima mia.

Ho perforato così i sogni,
rubato le parole alla bocca dell’essenza,
ho disprezzato il gelo degli altri
fino a divenire tuono.

Ma s’estingue,
vorticosamente,
come l’ombra della scure il mio dolore.

Pur che io sempre riposi,
nel bosco fatato
                         mio
                                 interiore.

Davide Giannicolo

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