Hai veduto volare
al di là dei bagliori del tempio
la sacra maestà del dolore.
Tigre d’onore,
il vellutato tocco c’accarezza la mente.
Raro e prezioso
l’oscuro segreto,
perla d’ossidiana,
unica.
L’esilio della vergine,
tigre di velluto,
la poesia frustrante
delle membra dilaniate.
S’arrampica la bellezza
in evanescenti lucori di leggiadra ossessione.
Erompe la solitudine dei boschi
vibra candida
come fiore carezzato dalla bruma.
Il brusio delle tue gambe
respingo,
poiché l’angelo di ghiaccio si disfa
tra le sbarre
della gabbia dorata.
Davide Giannicolo
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